La più grande invenzione del popolo americano è stata il motel.
Uno può viaggiare dove vuole e quanto vuole, con tutti i mezzi che preferisce o che trova, a qualsiasi ora del giorno o della notte e in qualsiasi posto. Se gli va, nel motel può sdraiarsi o forse fare la doccia o bere qualcosa con o senza ghiaccio o guardare la televisione o telefonare o guardare il cartone cretino del soffitto stando sdraiato sul letto per quante ore gli pare. Può chiudere le tende e pensare che sia notte anche se è giorno o pensare che sia giorno anche se è notte, senza che nessuno lo smentisca. Tutto questo e molto altro è quello che può succedere soltanto in un motel dove hai pagato prima di avere la stanza e non ti chiedono documenti e nessuno sa chi sei e a nessuno importa e la vita ti appare come se uscisse dal vuoto, dal non spazio e dal non tempo e tu la vita la usi – quasi – come se fosse la prima volta. È fantastico usare la vita come se fosse la prima volta ma succede raramente, forse appunto soltanto in qualche lontano, sperduto, motel americano con le lenzuola del King Size Bed pulite e un armadio di lamiera grigia pieno di ghiaccio contro il muro fuori dalla porta e la macchina anche lei parcheggiata davanti alla porta, pronta, se uno vuole, per scappare.
tratto da: E. Sottsass “Scritto di notte”